Il giornalista porta in scena uno spettacolo in cui si raccontano i “Ribelli”, coloro che hanno corso controvento, che hanno accolto sfide che andavano ben oltre i recinti di un campo, di un cronometro o di un canestro.
Sono i diseguali, gli inadeguati al quieto vivere, gli incespicanti, quelli che, pur seguendo le regole del gioco, hanno usato il gioco per scrivere nuove regole.
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