Riprendo, visto che è un tema più generale, le critiche fatte in un post sull'abetone sui prezzi eccessivi delll'Abetone e sulla migliore gestione delle piste sulle alpi.
Credo che sia in generale vero che nelle dolomiti soprattutto le stazioni siano meglio curate che negli appennini e che soprattutto nei week end la differenz adi prezzo sia torppo limitatata rispetto alla diversa qaulità delle stazioni.
Però occorre tenere conto di alcune cose.
Gestire un impianto negli appennini è molto più difficile, perché a causa della variabilità molto maggiore a livello meteo, con ferquenti condizioni di nebbia e vento e temeprature solitamente inferiori, anche a causa delle quote più basse delle alpi, la quantità di giornate sciabili è inferiore rispetto alle alpi.
Quindi si ammortizzano gli impianti in tempi più lunghi.
Inoltre le settimane bianche sono molte meno, quindi gli impainti, soprattutto quelli minori, aprono durante la settimana con un afflusso lontanto da quello alpino. Di conseguenza i margini sono molto più bassi.
Da tutto questo ne consegue che le risorse economiche sono molto inferiori.
Questo si ripercuote su una qualità del servizio inferiore. Per intenderci mettere i segnali di rallenare in mezzo alla piste richiede che ci sia del perosnale a disposizione me posare la segnalitica dopo il passaggio del gatto delle nevi. In molti casi si fa fatica ad avere il perosnale per battere adeguatamente le piste.
Altra conseguenza è il costo dei biglietti che in proporzioen è più elevato.
Aggiungiamo che ad esmpio in terntino i finanziamenti pubblici sono molto superiori a quelli disponibili nelle zone appenniniche.
Insomma i problemi coi sono, ma non credo che si possano accusare i gestori di "rubare", anche perché non conosco l'Abetone, ma quasi tutte le società di gestione degli impianti di risalità fanno i salti mortlai per chiudere i bilanci in pareggio.
Il vero problema è che il costo della gestione degli impainti di rialità è elevatissimo.
Una seggiovia quattro posti automatica, che costa anche 4-5 milioni di euro, aggiungendoci un paio di addetti alla partenza e uno all'arrivo, più la battitura delle piste e i consumi elettrici, oltre che l'innevamento programmato; la quantità di persone che devono utilizzare l'impianto e pagare lo ski pass per saltarci fuori con i ocnti è veramente notevole.