Un divorzio necessario e anticipato. Per il bene di tutti
di Giorgio Terruzzi
E' un fallimento. Questo rapporto tra Melandri e Ducati sta producendo, a quanto pare, solo danni. Non serve alla casa emiliana, nuoce gravemente al pilota romagnolo, praticamente scomparso dalle classifiche.
Le responsabilità di tutto ciò sono difficili da definire e forse non serve nemmeno sta qui a fare ipotesi. Di certo stiamo parlando di una moto ostica a molti nonostante sia vincente, di sicuro stiamo parlando di un pilota vincente caracollato in un abisso di ombra scura.
Domanda: perchè andare avanti in questo massacro? Una via crucis che adesso rischia addiruttura di proporre capitolio tragicomici, tipo l'idea di far testare la Ducati MotoGP a Bayliss e Biaggi, il che assomiglierebbe ad una palese dichiarazione di sfiducia nei confronti di Melandri e persino di Stoner. Una mossa paradossale e -crediamo- del tutto inutile poichè il parco piloti MotoGp della Ducati non è composto da quattro ragazzini alle prime armi. Insomma.
Marco dovrebbe prendere atto, prendere su e mollare il colpo. Magari tentando un riciclo immediato e tonificante con Kawasaki (altro che Rossi....) assai scontenta di West ed oggettivamente bisognosa di rinforzi. Va bene, ci sarnno contratti e relative penali ma forse una mossa del genere può risultare più utile di altre o di un nulla di fatto che rischia di portare a bilanci terrificanti, non soltanto per Melandri.
Dai,coraggio, una azione di comune accordo, per cause e concause di forza maggiore. Il matrimonio non funziona, non va proprio. E quanto è così, meglio divorziare.
14 aprile 2008