Sui difetti delle stazioni appenniniche

  
I vostri pareri dopo le giornate trascorse sulle stazioni sciistiche

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Sui difetti delle stazioni appenniniche

Messaggiodi Orson » 29 mar 2006, 13:33

Riprendo, visto che è un tema più generale, le critiche fatte in un post sull'abetone sui prezzi eccessivi delll'Abetone e sulla migliore gestione delle piste sulle alpi.

Credo che sia in generale vero che nelle dolomiti soprattutto le stazioni siano meglio curate che negli appennini e che soprattutto nei week end la differenz adi prezzo sia torppo limitatata rispetto alla diversa qaulità delle stazioni.
Però occorre tenere conto di alcune cose.

Gestire un impianto negli appennini è molto più difficile, perché a causa della variabilità molto maggiore a livello meteo, con ferquenti condizioni di nebbia e vento e temeprature solitamente inferiori, anche a causa delle quote più basse delle alpi, la quantità di giornate sciabili è inferiore rispetto alle alpi.

Quindi si ammortizzano gli impianti in tempi più lunghi.
Inoltre le settimane bianche sono molte meno, quindi gli impainti, soprattutto quelli minori, aprono durante la settimana con un afflusso lontanto da quello alpino. Di conseguenza i margini sono molto più bassi.

Da tutto questo ne consegue che le risorse economiche sono molto inferiori.
Questo si ripercuote su una qualità del servizio inferiore. Per intenderci mettere i segnali di rallenare in mezzo alla piste richiede che ci sia del perosnale a disposizione me posare la segnalitica dopo il passaggio del gatto delle nevi. In molti casi si fa fatica ad avere il perosnale per battere adeguatamente le piste.

Altra conseguenza è il costo dei biglietti che in proporzioen è più elevato.
Aggiungiamo che ad esmpio in terntino i finanziamenti pubblici sono molto superiori a quelli disponibili nelle zone appenniniche.

Insomma i problemi coi sono, ma non credo che si possano accusare i gestori di "rubare", anche perché non conosco l'Abetone, ma quasi tutte le società di gestione degli impianti di risalità fanno i salti mortlai per chiudere i bilanci in pareggio.
Il vero problema è che il costo della gestione degli impainti di rialità è elevatissimo.

Una seggiovia quattro posti automatica, che costa anche 4-5 milioni di euro, aggiungendoci un paio di addetti alla partenza e uno all'arrivo, più la battitura delle piste e i consumi elettrici, oltre che l'innevamento programmato; la quantità di persone che devono utilizzare l'impianto e pagare lo ski pass per saltarci fuori con i ocnti è veramente notevole.
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Messaggiodi Bimbone » 30 mar 2006, 0:53

io sono un sostenitore dell'abetone ma trovo fortemente ingiustificato un prezzo dello skipass così alto.

Mi sono dato questa spiegazione abbastanza tangibile, secondo me:
all'abetone puntano di più ai clienti del bacino toscano, loro sono quasi costretti ad andare li o spesso e volentieri per adare altrove, cimone, febbio ecc. devono almeno passarci e finisce che ti fermi all'abetone quindi con una bella furbata e tlac i prezzi sono più alti.

Per quanto rigurda il cimone esso raccoglie anche clienti che potenzialmente con poco più di auto potrebbero ambire ai comprensori alpini quindi ecco i prezzi più bassi e giusti.

Vorrei dire anche una cosa su febbio che per quello che offre merita molto, io questo anno sono andato li 3 volte, dopo averlo scoperto l'anno scorso. Se andate il martedì bastano solo 5 euro per sciare e il giovedì si arriva a 10 euro.
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