Valanghe assassine, quattro morti
tragedia in valcamonica e nell'appennino reggiano
Un escursionista in condizioni disperate
Tre vittime al passo del Mortirolo. Slavina anche sul monte Cusna: uno dei due uomini sepolti non ce l'ha fatta
tragedia in valcamonica e nell'appennino reggiano
Valanghe assassine, quattro morti
Un escursionista in condizioni disperate
Tre vittime al passo del Mortirolo. Slavina anche sul monte Cusna: uno dei due uomini sepolti non ce l'ha fatta
MILANO - Quella di sabato è stata una giornata tragica per gli escursionisti in montagna: quattro le vittime, travolte da due valanghe in Valcamonica e sull'Appennino reggiano.
VALCAMONICA - Intorno alle 16 al passo del Mortirolo, in Valcamonica (celebre tappa alpina del Giro d'Italia tra Brescia e Sondrio), una valanga ha travolto tre uomini che stavano facendo un'escursione con le ciaspole nel territorio del Comune di Edolo. Erano accompagnati da un quarto uomo, che ha dato l'allarme. Dopo più di un'ora di ricerche i soccorritori hanno trovato due dei dispersi, in gravissime condizioni e in ipotermia: uno è morto poco dopo. Per l'altro sono cominciate le manovre di rianimazione: è stato intubato e, costantemente sottoposto a massaggio cardiaco dai medici, ha raggiunto il fondo valle ed è stato trasportato in elicottero all'ospedale, dove però è deceduto. Nel frattempo è stato trovato il disperso: i medici hanno fatto il possibile per salvarlo, ma nemmeno lui ce l'ha fatta. Tra le vittime c'è anche un esponente della politica locale: Enzo Riganti, classe '48, consigliere comunale dell'Udc a Treviglio (Bergamo) e candidato sindaco alle elezioni del 2011. Di Treviglio anche gli altri due escursionisti: Angelo Lazzarini, di 68 anni, e Giuseppe Parigi, di 47. «Questo è un giorno molto triste per tutta la nostra città» dice il sindaco Ariella Borghi. Il presidente lombardo Formigoni ha mandato un messaggio di cordoglio: «Con grande dolore ho appreso la notizia della morte delle tre persone travolte tragicamente dalla slavina caduta sul passo del Mortirolo in Valcamonica. A nome della Regione Lombardia esprimo la vicinanza alle famiglie in questo momento di durissima prova».
Il monte Cusna
MONTE CUSNA - Sabato mattina un'altra valanga ha travolto due escursionisti al Passone, un passo sulla cima del monte Cusna, nell'Appennino reggiano: uno è morto e l'altro è in condizioni disperate. Vigili del fuoco, soccorso alpino, carabinieri e operatori del 118, insieme ad alcune unità cinofile, hanno cercato freneticamente i due dispersi trovandoli alcune ore dopo sepolti in un canalone sotto un metro e mezzo di neve, in condizioni gravissime e in ipotermia. I sanitari hanno immediatamente dato il via agli interventi di rianimazione. Il primo ad essere stato trasportato in eliambulanza all'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia è stato Marco Balbarini, 49 anni, di Maranello (Modena); Andrea Costi, 34 anni, di Toano (Reggio Emilia), è stato soccorso più a lungo sul posto e poi portato in eliambulanza al Maggiore di Parma, dove è morto poco dopo.
SCARPONI E RACCHETTE - L'allarme era partito poco dopo le 10 da un terzo uomo che partecipava all'escursione: i tre erano partiti da Pian Vallese con scarponi e racchette da trekking (non erano quindi sciatori) e stavano percorrendo il sentiero 615 in direzione del rifugio Battisti (1.761 m), sul Cusna, quando si è staccata la slavina sul versante di Villa Minozzo. L'uomo, reggiano di 46 anni, ha perso di vista i due compagni, quindi è sceso a valle per dare l'allarme. I tre non avevano il rilevatore Gps.