Sottotitolo: "Per gli amanti della montagna e delle piste"
2 boarders( io e Fabrizio, il mio primo maestro sulla tavola... poi l'allievo supera il maestro ) e 2 sciatori (luca Lombroso e Roberto), gruppo eterogeneo x età (dai miei 35 ai 47), gusti, estrazione culturale e caratteristiche. Partenza ore 17.00 di sabato 16 gennaio da Campogalliano, dopo aver caricato le makkine, ritorno alle ore 21.00 di martedì 19 gennaio. Attracco all'Hotel Flora di Selva di Gardena (BZ) che dista circa 400 metri (in leggerissima salita), dalla partenza della cabinovia Ciampinoi, compresa nel giro del Sellaronda (o 4 passi...).
Il sottotitolo è chiaro in quanto mi sento di sconsigliare questo giro agli amanti ed assidui frequentatori di park: c'è molta strada da fare in tutti i sensi, molti impianti, molte piste anche dure, ecc... ma i 'sacrifici' spesso pagano, in questa circostanza lo fanno anche profumatamente!
Premessa: non chiedete quale pista sia più bella, lunga, panoramica o altro.. oppure fatelo pure, ma la mia risposta è che si fà prima ad escludere quelle meno affascinanti: in ogni istante si può ammirare il gruppo del Sella da ogni sua angolatura, poi di volta in volta si ammirano il Sasslolungo ed il Sassopiatto, la Marmolada, Porta Vescovo, Sassongher, ecc. ecc. ecc... + uno che ho volutamente omesso e del quale posso dire sia l'unico che spicca sul resto (parere del tutto soggettivo), ma ne parlerò tra poco
Non metto mappe in quanto facilmente reperibili in un'esagerazione di siti e per le foto caricherò un album e posterò il link in seguito
Domenica: Siamo saliti sulla Ciampinoi alle 9.10 un po' tardi x i miei gusti
Abbiamo fatto il il giro verde (in senso antiorario), che valica in ordine i passi Sella, Pordoi, Campolongo e Gardena. Le località toccate o avvicinate sono Selva, Canazei, Arabba, Corvara e Colfosco. Per chi non lo spesse il giro, come tutto il resto, è ottimamente segnalato: ad ogni arrivo ci sono i cartelli che indicano località principali e piste, evidenziando con i colori arancione e verde le destinazioni consigliate per seguire l'uno o l'altro dei giri
Da 'afecionado' del Cimone la prima cosa che noto è la differente lavorazione delle piste: in Appennino la mattina trovi le piste con le rigature che scricchiolano sotto la tavola e mi fanno godere da matti... e mi capita spesso in quanto molto mattiniero; qua le piste sono liscie ma non ghiacciate, infatti sopra c'è uno strato di neve 'farinosa' che aiuta nelle curve in conduzione (con una burton raven 159 datata ma appena sciolinata/laminata non è il massimo... ma come alternativa ho la dh157 ). Ad ogni pausa in attesa del mio amico Fabrizio (che nonostante una seminuova nitro suprateam 167 fatica ancora sul ripido ed a tenere velocità sul pari), ad ogni impianto di risalita e ad ogni possibilità, l'occhio scappa sul panorama, non c'è angolazione sbagliata, non c'è luce fastidiosa, non c'è nulla che possa impedire alla bocca di spalancarsi di fronte al panorama che ti si apre ad ogni lato ... ed ovviamente la mano scappa alla macchina fotografica: alla fine tra foto e qlc breve video, in prima mattinata di martedì la skeda è piena con circa 150 files! ma rimedio appropriandomi di quella di Fabrizio Le pause sulle piste, le attese agli impianti e i tragitti sugli stessi ci sono stati allietati dal famoso umorismo meteoropatico di Luca. Vi cito solo 2 velocissime chicche: 1) cos'è il contrario dell'elicottero? L'ELICRUDERO!!! 2) Cosa utilizzava komeini quando nevicava? I DOPOSCIA'!!! e non proseguo (ma ne ho le prove )
Le divagazioni dal giro 'pulito', ovvero allungando il percorso per farci qlc vetta e qlc pista in +, saranno solo 3 o 4: ricordo Porta vescovo, Pralongià e qlc a Plan de Gralba.
Rientro in Hotel alle 16.30 circa; doccia e apres ski... ma ho notato che c'è l'usanza di fare il contrario... io rimango della mia idea: prima la doccia, tanto ci facciamo compagnia tra di noi. Cena in hotel, ottima, passeggiata in paese, birretta poi a nanna in vista di un'altra giornata impegnativa.
Lunedì giro arancio, ovvero si gira attorno al Gruppo del Sella in senso orario... ed ovviamente le località si affrontano in senso contrario all'ordine già descritto.
Iniziamo bene: Sasslong! L'avevo fatta nel 2003 con gli sci ai piedi, ma allora era uno specchio lungo qlc Km, ora era una pista affrontabile: impegnativa ma piacevole. Noto subito, come aveva informato il nostro cicerone Luca, che è aumentata la densità di persone sulle piste, ma gli impianti, tranne qlc rarissima eccezione, sono quasi del tutto esenti da code e comunque in 1 o 2 minuti stiamo sempre già salendo.
Sembrerà una banalità ma vedere la stessa cima, lo stesso canalone e gli stessi panorami ammirati il giorno precedente ma con luce diversa (avendo invertito il giro abbiamo visto al mattino ciò ke il giorno prima avevamo visto al pomeriggio... e viceversa), è uno stimolo in + x scattare nuove immagini... sempre a bocca spalancata
A fine giornata, in prossimità di Selva, mi ricordo di aver notato sulla mappa l'immagine di uno snow park allora ci dirigiamo in direzione Piz Sella x fare un paio di saltini, ma dalla seggiovia si vede il park kiuso ed i gatti al lavoro... dall'altra parte dell'impianto c'è la pista di bordercross che non mi dispiace affatto dopo averlo provato un paio di volte in passato, e lì ci dirottiamo con mia grande insistenza. I miei amici mi accompagnano nella pista accanto ed all'arrivo ho una carica di adrenalina che riesco a trasmettere anke al resto della truppa: nonostante si fossero già 'sacrificati' portandomi lì, li convinco a fare un giretto. All'inizio IL TRADITORE, Luca, finta l'ingresso ma scappa vilmente sulla pista accanto! beffandosi di noi ... ma all'arrivo Fabrizio e Roberto sono felici di aver provato e convinti ke sia un'ottima alternativa a piste e park (che loro non frequentano). Purtroppo mancherà l'occasione per ripeterci
Il dopo piste uguale al giorno precedente
Ed eccoci all'ultimo giorno, basta una sola parola: LAGAZUOI
Le piste in prossimità dei paesi sono affollate, Gli impianti spesso hanno coda e il giro risulta + lungo del previsto. In prossimità di Corvara torniamo al Pralongià e scendiamo fino all'Armentarola, abbastanza fuori dal sellaronda. Lì un pullman (5€)ci porta alla partenza di una funivia che da circa 2200 m s.l.m. ci porta ai 2778, quasi in cima. Purtroppo arriviamo in ritardo e ci dobbiamo sorbire quasi 1 ora di fila alla funivia Da lì parte una pista rossa poi blu, lunga ad occhio e croce 6 km, che scende in un canalone "Fuori dal mondo" (come ha detto Luca): c'è solo neve e roccia fino al famoso rifugio Scotoni, dove ci fermiamo solo per un bisognino e qlc foto in quanto è veramente tardi La panoramica in cima è fantastica, ad ogni gomito della pista si vede una cima, una vallata, un canale stupendo... il tutto senza pali, edifici, impianti di risalita, ecc. Natura e basta! Sì, il Lagazuoi è la ciliegina sulla torta straordinaria di questa mini-vacanza
Alla fine della pista o si fà 1 km a piedi + o - sul pari o ci si attacca ad una fune trainata da 2 cavalli... per soli 2€ ti eviti una bella scarpinata e ti godi un giro dietro al calesse Noi fortunati tavolari veniamo invitati a salire sul calesse nonostante garantiamo la nostra abilità e senza sovrapprezzo
Alla fine arriveremo in Hotel alle 16.30 circa concedendoci qlc pausetta in +, ma senza aver pranzato, qlc escursione a bordo pista e l'ennesima sfilza di foto
Conclusioni: 3 giorni indimenticabili, la vacanza + bella della mia vita; tappa obbligatoria x tutti gli amanti della montagna e della neve, almeno una volta nella vita bisogna andarci; non faccio volutamente paragoni (mi verrebbe da pensare alla valle d'aosta) ma la mia opinione l'avete capita ; vi consiglio di farvi accompagnare/guidare da un esperto conoscitore del comprensorio se deciderete di afforntarlo non per la necessità ma per togliere la possibilità di perdervi piste fantastiche, vedute panoramiche, angoli paradisiaci... e ce ne sono!.
Capitolo a parte: preparazione atletica. Quest'anno ho iniziato a correre dall'autunno in modo irregolare ma quasi costante (almeno1 o 2 volte la settimana x circa 5 o 10km a ritmo blando) ed i benefici sono lampanti: a fine giornata le piste impegnative di solito mi mettevano in difficoltà e col sedere in terra... in questa 3 giorni no: ammortizzavo ogni sobblazo, resistevo ad ogni lastrone, spingevo a bordo pista dove sembra di essere in fresca (lo sò di aver esagerato ) ed ho corso pochi rischi nelle numerose circostanze in cui dovevo evitare incidenti causa sciatori a velocità folle che mi passavano a distanze millimetriche nonostante ci fossero metri e metri di pista libera (e sono riuscito ad evitare di rincorrerli e mettergli le mani addosso un paio di volte...) . Continuerò su questa strada x la salute e x il divertimento in + sulla neve
Scusatemi se mi sono eccessivamente dilungato, ma spero di essere stato utile a qlc.
Matteo, alias Airmat