VIRGINIA

"Ci hanno detto di allontanarci dalle finestre e di restare al riparo… da questa mattina sono chiusa nella mia stanza”.
Così Marina Cogo, una degli studenti italiani al politecnico della Virginia di Blacksburg, ha raccontato ai microfoni di Sky Tg24 come ha vissuto nel terrore la strage che ha insanguinato il campus causando, secondo l’ultimo bilancio, almeno 32 morti e 28 feriti. “Appena ho sentito le sirene delle ambulanze”, ha raccontato Cogo, “mi sono collegata al sito internet dell’università su cui si poteva leggere che una persona armata era all’interno del campus e che c’erano state delle sparatorie”. La giovane studentessa ha spiegato che nell’edificio in cui è avvenuta la carneficina “c’erano alcuni miei amici. Adesso la situazione è spettrale, non si vede nessuno in giro, nessuno circola per le strade”.
Quando ho sentito la notizia non ci volvevo credere..maremma ladra..queste cose mi fanno venire la pelle d'oca, poeri americani (che un n'hanno più)..e poveri studenti..32 morti son troppi per morire a questa maniera...

Così Marina Cogo, una degli studenti italiani al politecnico della Virginia di Blacksburg, ha raccontato ai microfoni di Sky Tg24 come ha vissuto nel terrore la strage che ha insanguinato il campus causando, secondo l’ultimo bilancio, almeno 32 morti e 28 feriti. “Appena ho sentito le sirene delle ambulanze”, ha raccontato Cogo, “mi sono collegata al sito internet dell’università su cui si poteva leggere che una persona armata era all’interno del campus e che c’erano state delle sparatorie”. La giovane studentessa ha spiegato che nell’edificio in cui è avvenuta la carneficina “c’erano alcuni miei amici. Adesso la situazione è spettrale, non si vede nessuno in giro, nessuno circola per le strade”.
Quando ho sentito la notizia non ci volvevo credere..maremma ladra..queste cose mi fanno venire la pelle d'oca, poeri americani (che un n'hanno più)..e poveri studenti..32 morti son troppi per morire a questa maniera...


