Una liposuzione diventa l'occasione per tornare a stupire. E il 43enne
capofila della shock-art avverte: ''Non sei un cannibale se mangi arte''.
Roma, 15 gennaio - Una liposuzione che diventa l'occasione per tornare a
stupire. È l'ultima provocazione di Marco Evaristti, l'artista danese che
offre ai suoi ospiti polpette di carne cotte con grasso umano. Il suo, per
la precisione, ricavato da un intervento chirurgico per smaltire i chili in
più a cui si è sottoposto il 43enne capofila della shock-art. ''Non sei un
cannibale - avverte Evaristti dal suo sito internet
http://www.evaristti.com/news/meatball.html - se mangi arte''.
Ora l'artista, forte del suo pensiero, pensa di vendere le polpette,
partendo da 2 sterline per ogni pezzo. Già nel 2004 Evaristti era stato al
centro delle polemiche per avere esposto al Trapholt Art Museum di Kolding, nel suo paese, un'installazione composta da una serie di frullatori-acquari (10 per la precisione) dove facevano bella mostra alcuni pesci rossi. Poi aveva invitato i visitatori a accendere i miscelatori, frullando il tutto.
Con lo scopo di "mettere il pubblico davanti alla scelta tra la vita e la
morte". In due non hanno resistito alla tentazione, riducendo in poltiglia
altrettanti pesciolini. E creando non pochi problemi, per un gesto di dubbio
gusto e di certa crudeltà. Una provocazione che gli ha attirato contro le
ire degli animalisti e che ha fruttato una denuncia a Peter Meyer, direttore
del museo danese.
Nel 2000 un altra "impresa", questa volta dedicandosi alla pittura. Quella
di un iceberg alto 900 metri dipinto di rosso. Gli ci sono voluti 3mila
litri di colorante, tre idranti anti-incendio, due rompighiaccio, 2 ore di
lavoro alla temperatura di -23 gradi, e l'aiuto di 20 collaboratori. Per la
performance al polo artico Evaristti ha adoperato lo stesso prodotto color
sangue utilizzato per la "conservazione" della carne in vendita nei negozi e
supermercati. L’immenso blocco di ghiaccio si trova in un fiordo di
Ilullissat, località turistica sulla costa occidentale della Groenlandia ed
è circondato da centinaia di altre montagne di ghiaccio. ''Sentiamo tutti il
bisogno di decorare Madre Natura perché appartiene a tutti noi'', aveva
spiegato l’artista dopo aver portato a termine il lavoro.
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