NEW EMILY JAZZ ORCHESTRA

  
Discussioni varie non legate in alcun modo allo sport,

Moderatori: MrCilindro, guazzo21, bobo, Mari, MB

NEW EMILY JAZZ ORCHESTRA

Messaggiodi Mari » 4 mag 2006, 10:07

La mia orchestra preferita: NEW EMILY JAZZ ORCHESTRA!


http://www.showsstudio.it/artisti_jazz_swing.htm


Discografia


- LP "THE ITALIAN WAY TO DIXIELAND" (con altri gruppi) - Roma, 25 maggio 1960 -
RCA Victor PML 10310 (RCA Italiana)

- LP "Natale modenese 1962" (con altri artisti) - Modena, 1962 -
GAZZETTA DELL'EMILIA

- EP "NEW EMILY JAZZ SOUND" - Bologna, 13 maggio e 16 ottobre1969 -
EMILIANA RECORD EE 5 (G.Zaffiri)

- LP "OLD JAZZ NEW LOOK" - Bologna, marzo-maggio 1973 -
CAROSELLO CLP 23023 (Ricordi)

- LP "IL JAZZ IN ITALIA VOL.II" (con altri gruppi) - Bologna, 29 dicembre 1971 -
I GRANDI DEL JAZZ Gdj 100 - FABBRI EDITORI 1981 (Gruppo Editoriale Fabbri)

- LP "ANTHOLOGICALLY YOURS" - luoghi diversi - date dal 1966 al 1981 -
UMBI STUDIO UM00J (Maggi)

- LP "THE DARKTOWN STRUTTER'S BOP" - Modena 1981, Castelfranco E. (MO) 1982
T2 RECORDS TDE 18504 (CGD Messaggerie Musicali)

- LP "THINGS TO COME" - Castelfranco E. (MO), 19-22 marzo 1984
103 CENTOTRE CNT 27032 (Fonit Cetra)

- LP "TENOR LINE" (con Roberto Ottaviano) - Modena, 8-22 aprile 1986
103 CENTOTRE CNT 27036 (Fonit Cetra)

- LP "NEANTHROPUS RETRACTUS" - Castelfranco E. (MO), 7-11 marzo 1988
SPLASC(H) HP 10 (Ird)

- LP "EUROJAZZ IS THE QUESTION" - Modena, 13-19 novembre 1989
SPLASC(H) H 197 (Ird)

- CD "ALTERNATE SEASONS" (con Carlo Actis Dato) - Modena, 5-8 aprile 1991
SPLASC(H) H 339.2 (Ird)

- CD "SINGIN' OF JAZZ" - Salvaterra (RE), 22-26 marzo 1993
AMEK & VANIS CDMJ01 (Amek &Vanis)

- CD "NEW EVER Tribute To Romolo Grande" - Molinella (BO), 24 agosto 2000 -
Bellano (LC), 18 luglio 2003 - Modena, 25 novembre 2004
SPLASC(H) CDH 538.2 (Ird)

si sa mai......abbiate dei dubbi.....non vendo dischi........sono solo fiera del mio "ragazzo" (quello + bianco di tutti, nonostante il nome....) e vorrei farvi conoscere il percorso della sua mitica orchestra....e la critica fatta dall'americano Marc Meyers sull'ultimo disco, sulla rivista "All About Jazz"....


(nemo propheta in patria......)



http://www.allaboutjazz.com/php/review_print.php?id=20206

con traduzione:

New Ever Tribute to Romolo Grande
New Emily Jazz Orchestra | Splasc(H) Records

Cinquant'anni fa, l'italiano appassionato di jazz Romolo Grande fondò la New Emily Jazz Orchestra. Essa iniziò come gruppo di tradizionalisti alla buona che, sviluppandosi, maturarono fino a diventare il valido gruppo, leggermente al di fuori dei confini del post bop, che si ascolta in questo disco. La New Emily basa le sue fondamenta nell'hard bop, ma questi suonatori hanno un ampio raggio d'azione che va a sovrapporsi al repertorio classico, Ellington, e Jelly Roll Morton. Il loro approccio a qualsiasi cosa avviene con entusiasmo e competenza, come pure, ho l'impressione, con un po' d'ironia sovversiva.
La New Emily affronta la musica ponendosi un enigma estetico, nel quale questi italiani devono conciliare gli imperativi culturali afro-americani del jazz con la loro diversa estrazione culturale europea. La loro soluzione, appropriatamente, è quella di mettere in tavola qualcosa di personale.
Tanto per cominciare, i membri del quintetto sono buoni musicisti e bravi improvvisatori con le radici in un tipo di bop che swinga con semplicità. La sezione ritmica cucina, producendo un drive piacevole se non addirittura focoso. I sassofonisti conoscono i loro strumenti e conoscono le loro modulazioni, e così improvvisano con bravura se non con
personalità.
La personalità della New Emily Jazz Orchestra deriva dal suo approccio enciclopedico al repertorio. Il gruppo va a spasso tra Bach e Vivaldi, accende il motore tra gli standard e i titoli del bop, e compie un'escursione accidentata lungo una linea funk del Miles Davis degli anni '80. Gli arrangiamenti sono prevalentemente opera del membro fondatore Romolo Grande, che suonò il banjo nell'orchestra dei primi anni.
Poi Grande si è evoluto e, da ultimo, ha suonato il basso elettrico nella New Emily gruppo modernista che si ascolta qui.
Attraverso cambi di tempo, cambi di tonalità, contro-melodie, ed elaborate e talvolta sorprendenti variazioni scritte, Grande ha consentito all'orchestra di avere un'identità personale.
Un altro aspetto di questa identità è lo humour irriverente. Il batterista Bruno Franchini fa un intervento vocale serio e supplichevole in "All The Things You Are", e ho l'impressione che il suo canto nasconda una forte dose di ironia.
Nel complesso, l'album è permeato da uno spirito di allegria, che separa la musica dall'hard bop generico ed eleva l'approccio e il sound della New Emily al di sopra di un generico modernismo.



28 dicembre 2005 Marc Meyers


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