Appennino Bianco

Ferdinando Carretta ha firmato l'atto dal notaio, ma l'abitazione andrà alla zia chiudendo così la causa civile.

L'uomo: "Voglio rifarmi una vita e avere una famiglia"

Parma, 19 anni fa uccise la famiglia
oggi eredita la casa della strage
Nel 1989 assassinò padre, madre e fratello. Dieci anni dopo
venne assolto perché incapace di intendere e di volere

PARMA - In quella casa diciannove anni fa sterminò la famiglia: padre, madre e fratello. Oggi la casa della strage l'ha ereditata, anche se non tornerà a viverci. Ferdinando Carretta ha trovato un accordo con le zie, chiudendo così la causa civile che era partita proprio a proposito dell'eredità della famiglia Carretta: l'uomo ha rinunciato ad abitare in quella casa, che andrà a una delle parenti.

Lo scrive oggi la Gazzetta di Parma, che ha intervistato il pluriomicida. Tornerà a vivere in quella casa? "No, non me la sento - ha risposto Carretta - non ho intenzione di tornare a vivere a Parma. Il mio futuro lo immagino con un lavoro stabile, ma anche con una famiglia. E anche figli, certo. Quando avrò trovato la persona giusta".

Ieri Carretta ha firmato presso il notaio Carlo Maria Canali il documento con cui ottiene l'eredità dei genitori che ha ucciso 19 anni fa, in un momento di follia. Oltre all'appartamento ha ottenuto anche 38mila euro, per un totale complessivo di 350mila euro.

L'uomo è in semilibertà da febbraio di quest'anno, ma nell'intervista dice di sperare di poter ottenere presto la libertà completa e farsi una famiglia. Nel 1999 - un anno dopo essere stato fermato casualmente a Londra dove si era rifugiato, e identificato - fu assolto perché ritenuto incapace di intendere e di volere. La libertà vigilata gli è stata concessa dopo sette anni e mezzo di ospedale psichiatrico e uno e mezzo di licenza esperimento in una comunità forlivese. "Penso di rimanere a Forlì", dove si trova da più di due anni in comunità, lavorando al mattino come impiegato in una cooperativa, dice.

Carretta dice di pensare spesso ai suoi familiari. Il rimorso è ancora grande "ma quello che è stato non potrà mai essere cancellato". E aggiunge: "La tragedia poteva essere evitata. Se io mi fossi curato, quello che è successo non sarebbe mai accaduto".
(15 ottobre 2008)

Repubblica.it

Personalmente a me questa storia che quando qualcuno ammazza improvvisamente era capace di intendere e di volere ha un po' stancato!!! Ecchemammasantissima!!! Possibile gli spetti l'eredità???

si guarda...non ho parole...

Fatto incommentabile.

E' una vergogna, ma in fondo l'Italia ci ha abituato a tutto...

ma scusa, è uscito ora di carcere, non ha più una famiglia (non ricordo come mai) , toglietegli pure la casa....


.... che gli rimane ad un povero omicida che si è fatto 17 aani di carcere?....


....certo che siete proprio cattivi.....


....vo a lavorare che è meglio, sennò per la rabbia ammazzo la Sara che è di là che dorme ( ieri ristorante), e mi tengo la casa tutta per me!!!

Non credo si sia fatto 17 anni di carcere ma dopo l'ospedale psichiatrico sia stato in una comunità di recupero

io credo che tutto ciò sia pazzesco, ma è anche "pazzesco" quello che scoppia nelle menti malate... uno schizofrenico può sembrare normale per anni e poi compiere atti come questo.
Penso sia impossibile giudicare e mi domando come fanno giudici e medici a prendere decisioni così gravi che spesso, la cronaca di tutti i giorni ce lo mostra, sfociano in altri atti gravissimi di violenza.

bene bene... ho capito come avere una casa in diciasette anni senza lavorare e nn pagare un mutuo trentennale

la solita giustizia incompetente........
basta che uno dimostri che sia incapace di intedere e di volere (su cui oggi giorno tutti fanno leva) per essere scercerati ed entrare nelle comunità!!!!!!
Che Schifo

Mari ha scritto:io credo che tutto ciò sia pazzesco, ma è anche "pazzesco" quello che scoppia nelle menti malate... uno schizofrenico può sembrare normale per anni e poi compiere atti come questo.
Penso sia impossibile giudicare e mi domando come fanno giudici e medici a prendere decisioni così gravi che spesso, la cronaca di tutti i giorni ce lo mostra, sfociano in altri atti gravissimi di violenza.

Hai perfettamente ragione Mari.

ti sequestrano la macchina se sei ubriaco
e ti lasciano la casa se stermini la famiglia!!
strano...molto strano!!!
con tutte quelle famiglie che non ce la fanno a pagarsi una casa,io darei quelle sequestrate a questi personaggi omicidi..
et voilà!!

lo so che la sto facendo troppo semplice....ma la penso cosi....
questo si ritrova con un valore di 350.000 €e guarda cosa ha combinato!
gente per bene che merita tutto dalla vita ma che non ha i soldi per una vita dignitosa.....va in rovina alla faccia di queste persone....
NON E' GIUSTO

Questa è una vera e propria ingiustizia !!!!
Come può uno stato con delle leggi giuste concedere in eredità la casa dei genitori ad un figlio che li ha uccisi
Se non dev'essere diseredato lui

Poi si può anche voler rifare una vita ma deve farlo con le sue forze.

Questa temporanea infermità mentale anche secondo me si concede un pò troppo spesso a persone che fanno una vita da persone normali

MB ha scritto:Non credo si sia fatto 17 anni di carcere ma dopo l'ospedale psichiatrico sia stato in una comunità di recupero

BOH. AL tG IERI Parlavano di 17 anni di carcere, poi non so.....

Aspettate, aspettate...

...parlano di scarcerare anche il nostro eroe Pietro Maso!!!!

Io a quello lo lapiderei come fanno in arabia.
Uno che ammazza i genitori per l'eredità merita di morire soffocato dai propri genitali.
Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.... con quella facciadaccazzo!!!!!
=========================
Fonte Panorama:
Dopo 16 anni di carcere Pietro Maso potrà uscire. I giudici del tribunale di sorveglianza di Milano hanno ammesso al regime di semilibertà il giovane di Crosara (Verona) condannato a trent’anni per aver ucciso nel 1991 i genitori allo scopo di appropriarsi dell’eredità. La pena è passata in giudicato, ma con l’indulto il termine ufficiale è stato anticipato dal 2018 al 2015.

Maso, detenuto nel carcere di Opera (alle porte di Milano), all’epoca dell’omicidio commesso con l’aiuto di tre amici aveva 19 anni. Fu condannato dai giudici di Verona a 30 anni il 29 febbraio del ‘92, sentenza confermata poi in Appello e in Cassazione. Il 37enne era già uscito dal carcere per alcuni permessi premio. Durante quello del dicembre 2007 venne fotografato in esclusiva dal Giornale mentre baciava una ragazza.

Il 29 febbraio 1992 Maso e i suoi due complici Giorgio Carbognin e Paolo Cavazza (il terzo, Damiano Burato, sarà processato a parte perché quando è stato commesso l’omicidio doveva ancora compiere 18 anni) sono stati condannati a 30 (Maso) e 26 anni di reclusione. Antonio Maso e sua moglie Maria Rosa erano stati uccisi a colpi di spranga e di padella il 17 febbraio 1991. A tutti, sconfessando lo psichiatra Vittorino Andreoli, secondo cui solo il principale imputato era stato incapace di intendere e di volere ma solo per qualche minuto durante l’omicidio, la corte d’assise aveva concesso la seminfermità, l’equivalenza fra attenuanti e aggravanti e il riconoscimento ai gregari di aver subito un rapporto di “dipendenza psicologica” da Pietro Maso.

I tempi, ipotizza l’istanza presentata dal suo avvocato, sono maturi per concedere a Maso una nuova chance di vita. E lui, giura chi lo ha seguito in questi anni, è una persona diversa: si è fidanzato, si è diplomato in ragioneria il 14 luglio scorso, ha ottenuto la promessa per alcune possibilità di lavoro. Insomma: ha creato le condizioni-base per la semilibertà.

“Pietro Maso ha fatto e sta facendo un percorso molto serio e autentico”, afferma don Guido Todeschini, padre spirituale del giovane omicida detenuto. Il religioso parla del ravvedimento di Maso a Gente in edicola. Dopo aver appreso la notizia, don Guido ha dichiarato all’Ansa: “L’ho seguito fin dall’inizio della sua vicenda e posso dire che in questi anni Pietro ha fatto un serio cammino di fede e di conversione. Ciò che gli auguro è di continuare questo percorso di fede e di portarlo avanti”.

“Ci speravo tanto”, ha detto il legale di Maso, Maria Pia Licata, “e c’erano tutti i presupposti per ottenere la semilibertà, ma il procuratore generale aveva dato parere sfavorevole e non pensavo si arrivasse a questo traguardo. Da parte mia avevo puntato sulle peculiarità di quanto prevede la legge per questo tipo di beneficio. Maso è un ‘ragazzo’ che non ha mai sgarrato, ha saputo ricostruire il rapporto con le sorelle e dimostra un forte sentimento nei confronti della fidanzata. Ricordo che da tempo lavora come magazziniere e si è diplomato in ragioneria”.

Azzarola, mi sache hjo mescolato la pena di maso conquest'altro idiota!!!


A parte che di due non se ne fa uno....

spero che prima o poi in un posto nel mondo o nella vita ci sia vera giustizia per queste persone barbaramente assassinate, perchè adesso e qui la giustizia non c'è!!!

è pazzesco, se ti fumi una canna ti rompono i c0glioni per 10 anni se commetti un pluri omicidio intaschi 300.000€ di eredità oppure la pena ti viene diminuita perchè sei taaannntooo pentito!!!! ma vaff.... a quei giudici che come ragionano non si sa, e a quella grandissima presa per il cul0 che dice che la legge è uguale per tutti!!!

Mari ha scritto:io credo che tutto ciò sia pazzesco, ma è anche "pazzesco" quello che scoppia nelle menti malate... uno schizofrenico può sembrare normale per anni e poi compiere atti come questo.
Penso sia impossibile giudicare e mi domando come fanno giudici e medici a prendere decisioni così gravi che spesso, la cronaca di tutti i giorni ce lo mostra, sfociano in altri atti gravissimi di violenza.

esiste una regola in ingegneria, nel progettare le case, come in tante altre cose.. se non sei sicuro... ricontrolla.. se devi decidere se ridurre o aumentare, basta che stai dalla parte della sicurezza!
è matematico, è morale.. è necessario per garantire la sicurezza...

cosa voglio dire? .. io li avrei lasciati dentro, entrambi.

seriamente, un errore è una cosa, una pazzia è un'altra.. la seconda è realmente voluta. non vedo perchè allora non bisogni pagare i propri malfatti, non errori.

Blondino1986 ha scritto:

Mari ha scritto:io credo che tutto ciò sia pazzesco, ma è anche "pazzesco" quello che scoppia nelle menti malate... uno schizofrenico può sembrare normale per anni e poi compiere atti come questo.
Penso sia impossibile giudicare e mi domando come fanno giudici e medici a prendere decisioni così gravi che spesso, la cronaca di tutti i giorni ce lo mostra, sfociano in altri atti gravissimi di violenza.

esiste una regola in ingegneria, nel progettare le case, come in tante altre cose.. se non sei sicuro... ricontrolla.. se devi decidere se ridurre o aumentare, basta che stai dalla parte della sicurezza!
è matematico, è morale.. è necessario per garantire la sicurezza...

cosa voglio dire? .. io li avrei lasciati dentro, entrambi.

seriamente, un errore è una cosa, una pazzia è un'altra.. la seconda è realmente voluta. non vedo perchè allora non bisogni pagare i propri malfatti, non errori.

Ricordate che la funzione del carcere dovrebbe essere riabilitativa più che punitiva... fatta questa doverosa premessa... sono d'accordo con Blondino!