Questa è una storia vera che ancora si racconta tra i vicoli storici di
Benevento, seminando angoscia e terrore.
Pare che qualche anno fa, in una oscura e tenebrosa notte autunnale, un tale
era fermo sul bordo della strada facendo l'autostop. Era il due novembre del
1976 e si stava scatenando una terribile tormenta. Dopo molto tempo, ancora
non si era fermato nessuno ed il tale si venne così a trovare in mezzo alla
tormenta, talmente forte che non riusciva a vedere oltre i tre metri di
distanza. Improvvisamente, vide avvicinarsi una sagoma, che alla fine
realizzò essere quella di un'auto nera delle pompe funebri: si avvicinava
lentamente e si fermò proprio di fronte. Il tale non si fece pregare: salì
nell'auto e chiuse la portiera. Dopo essersi accomodato sul sedile
anteriore, si girò e notò con terrore che non c'era nessuno al posto di
guida.
L'auto ripartì lentamente. Il tale era sopraffatto dal terrore, che aumentò
a dismisura quando notò che l'auto si stava inesorabilmente
dirigendo verso una curva a gomito. Allora iniziò a pregare chiedendo
perdono dei peccati e implorando la salvezza della sua anima, in vista
del tragico destino. Improvvisamente, poco prima dell'approssimarsi alla
curva, una mano tenebrosa entrò dal finestrino del posto di guida, afferrò
saldamente il volante e sterzò, poi scomparve.
Paralizzato dal terrore, il tale si aggrappò con tutte le sue forze al suo
sedile, rimanendo immobile e impotente. Tale macabro evento si
verificò ad ogni curva, mentre la tormenta andava aumentando di intensità.
Il terrore divenne panico quando cominciò a udire distintamente dei sospiri
ovattati che provenivano da dietro, si
voltò ma vide solamente una bara. Allora, sopraffatto dalla paura, con le
ultime forze rimastegli aprì di scatto la portiera e si gettò fuori,
iniziando a correre a più non posso verso il paesino più vicino che distava
non più di un paio di chilometri. Ivi giunto, si diresse al più vicino bar,
entrò e ancora affannato e tremante chiese un cognac. Visto il suo stato,
alcuni dei presenti si incuriosirono e gli chiesero cosa fosse successo, e
lui raccontò la orribile esperienza che aveva vissuto. Un silenzio di tomba
scese nel locale, il terrore si impossessò dei pochi presenti.
Dopo circa mezz'ora si presentarono nel locale due tizi bagnati fradici, e
appena varcato l'uscio notarono il tale in piedi al centro del bancone.
Avvicinandosi, uno dei due si rivolse all'altro dicendo:
- Guarda, Giuvà, guarda dove sta chillu strunz che è salito sull'auto
mentre la stavamo spingendo!!!