Cencina ha scritto:Infatti bonanza io nn ci capisco nulla

...e + che leggo e + che c'ho confusione....
che cosa intendi che molto dipende dal settore in cui uno lavora?
Sui fondi di categoria ad esempio... nel mio caso metterlo nei fondi di categoria e destinare una parte della busta paga in un fondo simile potrebbe voler dire ad esempio che non ho diversificato l'investimento (perché di investimento si tratta)!
Quindi nel mio settore (perché non si può fare a meno di parlare soggettivamente) dovrò ponderare come muovermi. Altra considerazione da fare è il grado di rischio in cui investire il TFR... nel mio settore ci sono 3 gradi (come penso nella maggior parte dei fondi): aggressivo, moderato e conservativo. Molti invitano i giovani a "buttarsi" nell'aggressivo che sul lungo periodo è destinato ai maggiori guadagni (il linea teorica e generale). Poi se però scendiamo nel dettaglio mi sono accorto che il paniere d'investimento del moderato è decisamente più aggressivo di quello che sembra, quindi anche un moderato potrebbe rivelarsi un'ottima scelta. Il conservativo invece credo sia opportuno solo a fine corso.
Altra considerazione, si può passare in qualsiasi momento dal TFR in ditta a quello ai fondi o INPS (correggetemi se sbaglio o se le mie assunzioni sono soggetive), ma l'iter non può essere percorso al contrario.
Ancora una considerazione, la linea d'investimento di un fondo può essere variata di anno in anno.
"Fortunatamente" mi troverò ad affrontare la scelta dopo di voi perché sarò assunto a tempo indeterminato (scongiuri

) da ottobre... quindi forte delle considerazioni espresse da chi ha dovuto agire prima.
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