posto anche qui gli articoli odierni
http://linformazione.e-tv.it/archivio/2 ... MO0502.pdf
visto che difficilmente la pagina si aprirà vi metto gli articoli contenuti
DA L'INFORMAZIONE DI OGGI 5 febbraio
di Francesco Seghedoni
Per il Consorzio del Cimone,
fare a meno anche per pochi
giorni di uno dei più moderni
e veloci impianti di risalita
del comprensorio non sarà un
problema di facile soluzione.
Per fare il punto della situazione
e chiarire alcuni dettagli
sulla slavina che ha travolto la
stazione di arrivo della seggiovia
esaposto delle Polle è intervenuto
il presidente del Consorzio,
Marco Bonucchi.
In merito a eventuali vostre
responsabilità, avete ricevuto
notifiche da istituzioni
e organi di controllo?
«Non mi risulta sia stata aperta
un' inchiesta sull'accaduto,
ma stiamo anche noi attendendo
notizie precise,soprattutto
dal Ministero dei trasporti e dall'Ustif
di Bologna,che ha il compito
di controllare le norme
tecniche sulla sicurezza degli
impianti scioviari.Mentre il tecnico
responsabile dell'impianto
sta procedendo con le analisi
e le indagini del caso e trasmetterà
il tutto al Ministero».
La slavina è stata provocata
mettendo in atto le prescrizioni
del piano valanghe.
Tuttavia le conseguenze
non erano certamente
quelle previste...
«Posso solo ribadire che sono
state seguite in modo puntuale
le norme previste per il disgaggio
del pendio,ai fini di
un alleggerimento del forte carico
di neve che sovrastava la
seggiovia;poi non so quanto
possa aver influito la diversa
qualità della neve,gelata sotto e
fresca e pesante sopra».
Quanto servirà per ripristinare
le condizioni normali
e riaprire l'impianto?
«La società proprietaria non
ha perso nemmeno un minuto
e si è subito attivata per le riparazioni
e per la sostituzione
del prefabbricato danneggiato.
Occorre però valutare la tempistica
della ditta fornitrice e
qualche contrattempo che può
essere messo in conto,a iniziare
dalle condizioni meteo.Facendo
una stima e incrociando
le dita pensiamo siano necessari
10-15 giorni,ma nelle
prossime ore potremo essere
più precisi».
E’ scontato sostenere che
per per voi questa sia una
brutta tegola, ma nello specifico
quali sono i problemi
più seri che dovete gestire?
«E’un vero peccato poiché
questo è un periodo di settimane
bianche e di importanti
competizioni agonistiche programmate
da tempo,competizioni
che saranno rinviate.Mentre
il fatto che la stazione delle
Polle sia isolata può creare affollamento
in altri impianti e ridurre
la mobilità degli sciatori.
Per il prossimo anno saranno
certamente installate all'arrivo
della seggiovia le barriere paraneve,
per evitare che la garitta
e il prefabbricato siano danneggiati
in futuro da valanghe».
RIOLUNATO Un’interrogazione del Pdl
E oggi ripartono i lavori
per la messa a norma
Il giorno dopo la slavina sul
Cimone torna il sole,ieri
mattina sulle piste sono tornati
gli sciatori.Dopo aver fatto la
conta dei danni i tecnici del
consorzio hanno potuto programmare
per oggi i lavori per
la rimessa in funzione della
seggiovia Polle-Valcava,investita
martedì mattina da una
valanga di circa 25 mila metri
cubi di neve.La prossima settimana
la Leitner,la società che
ha realizzato la seggiovia,
provvederà alla riattivazione
dei quadri elettrici.Dopo di
che l’impianto di risalita potrà
tornare a funzionare.Intanto il
rischio valanghe nei pendii
più ripidi ed esposti del comprensorio
persiste.Per questo
motivo anche ieri i battipista,
prima dell’apertura della stazione,
hanno effettuato nuovi
disgaggiamenti (una manovra
indotta dagli operatori per alleggerire
il carico di neve sovrastante
una zona) al fine di
garantire la sicurezza per gli
sciatori in pista.Per il persistere
del pericolo di valanghe
domani saranno chiusi il
secondo tronco del Cimoncino
e la pista Beccadella.Andrea
Leoni (Fi-Pdl),ha rivolto
un’interrogazione in Regione:
«Lo stesso impianto - ricorda il
consigliere - è già stato colpito
da slavine nel 2005 e più recentemente
il 3 gennaio scorso,
il ripetersi di situazioni di
grave pericolo nella zona
avrebbe dovuto imporre una
maggiore attenzione soprattutto
in termini di prevenzione
»,Leoni chiede alla Giunta
regionale se «alla luce dei numerosi
fatti verificatisi a danno
della seggiovia Valcava,siano
stati predisposti strumenti
di prevenzione e di riduzione
del danno nel caso tali
eventi si verifichino e quali sono
gli strumenti attualmente
messi a disposizione dei turisti
».Leoni interroga infine:«Se
l’esecutivo regionale ritenga
che il versante sul quale è installata
la Valcava necessiti di
interventi per garantire sicurezza
a sciatori e operatori».
(p. m.)
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