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luca che ne pensi?

Inviato:
13 gen 2009, 12:38
di rockytaft88
http://www.cpc.noaa.gov/products/strato ... h_f240.gif
tutti gli anni salta fuori ma non si avvera mai....il mitico 1985 mi pare sia figlio di una configurazione simile...
tu dai peso a questo genere di carte?
per quanto riguarda le macchie solari i meteorologi per fare stime per il lungo termine ne stanno prendendo atto della bassissima e prolungata attività delle macchie? porterà ad un raffreddamento?

Inviato:
13 gen 2009, 12:49
di MrCilindro

Inviato:
13 gen 2009, 12:56
di rockytaft88
cil complimenti per le foto! mi sono permesso di linkarle su un forum meteo dove ci sono dei romani che si complimentano per il mitico cimone e le persone che ci sono!

Inviato:
13 gen 2009, 14:57
di MrCilindro

Inviato:
13 gen 2009, 16:19
di lombroso
molti di quelli che scrivono e commentano sui siti e forum meteo delle carte che dici non sanno nemmeno cosa sono. sono prodotti di ricerche importanti ma per "addetti ai lavori".
vi segnalo invece l'articolo di ASPO sulla questione ghiacci
http://aspoitalia.blogspot.com/2009/01/ ... html#links
e per gli addetti ai lavori o per approfondimento
http://www.aspoitalia.it/attachments/22 ... ciante.pdf
la cui frase chiave è
12
Da tutta questa storia quali sono le conclusioni da tirare?
1) è stato estrapolato un dato numericamente vero su alcune medie ma privo di
significato climatologico se non trattato assieme a tutta la serie dei dati;
2) non si è tenuto conto delle disomogeneità della serie di misure dovute alla
sostituzione del sensore satellitare nel 1987
3) da un articolo seppur parziale e privo di significato come quello originale
sono nati una serie di articoli e notizie assolutamente INVENTATI. Fatto distruttivo
sull'opinione pubblica riguardo alla scienza.
4) il trattamento statistico dei dati sottoposti a correzione, mostra un risultato opposto
a quello presentato negli articoli: l’estensione della banchisa ARTICA nel dicembre
2008 è INFERIORE a quella del 1979!
5) la cause di questi gravi errori potrebbero essere malevolenza, distrazione,
leggerezza o semplicemente ignoranza... o tutte queste cose messe assieme, buttate lì
a fare “battaglia” di retroguardia e controcultura verso un cambiamento di paradigma
produttivo inevitabile: il mondo non è infinito e l’atmosfera non è una discarica,
almeno non infinita.
«La narrazione del cambiamento climatico, non è un romanzo di Michael Crichton.
E’ un fatto, non fantasia. Stiamo iniziando a raccontarla adesso e si dipanerà per
generazioni. La ignoriamo a nostro rischio. Il suo epilogo è ancora incerto, ma
sappiamo che possiamo avere una certa influenza sulla piega che prenderà. Scienziati
e giornalisti hanno un obbligo etico e professionale nel raccontare questa storia».
Benjamin David Santer - Lawrence Livermore National Laboratori, USA
sono anche in attesa dell'articolo dell'amico Luca Mercalli su Repubblica, è sul quotidiano di oggi, vi invito a leggerlo poi se mi sarà possibile lo posterò

Inviato:
13 gen 2009, 17:00
di nazuco
sai che Luca secondo me dai per scontate alcune cose tra tutte che nessun sà ancora come l' attività solare influenzi il clima terrestre.
La CO2 ed altri gas è certo che diano il riscaldamento su questo non c'è dubbio.
Ma può davvero questo cambiare il clima terrestre?
Il sistema è troppo articolato è troppo pieno di feedback da ogni parte.
Per parlare di cambiamenti climatici non puoi subito riferirti all' anidride carbonica.
Il sole e la sua attività nucleare è il principale regolatore del clima terrestre, ma non c'è ancora nessuno che è riuscito a dimostrarlo e/o a correrarlo in qualche modo..
E sinceramente da scienziato mi vien sorridere quando leggo certe affermazioni.
Tutti sanno che non bisognerebbe inquinare, non bisognerebbe "bruciare" Legna nei camini, carbone etc..
Ma è questa la realtà?

Inviato:
13 gen 2009, 17:46
di rockytaft88
grazie luca per avermi risposto per i ghiacci mi hai convinto...ma il surriscaldamento della calotta polare ai bassi strati provocherebbe una scissione del lago freddo presente in 2 e questo porterebbe piu freddo in nord america e sull'europa orientale, ma queste carte da addetti ai lavori come saltano fuori? da quali dati di partenza? sono attendibili?
secondo argomento...e le macchie solari? come le consideri?
scusa se sembro un po superficialotto a volte però sono un appassionato alle prime armi...

Inviato:
13 gen 2009, 18:00
di lombroso
sono 20 anni che mi occupo del cambiamento climatico, prima ero molto prudente poi devo dire che purtroppo l'ho visto "crescere" come da scenari.
a proposito del sole c'è un intero capitolo nei volumi IPCC e una ricca bibliografia, nessuno lo ignora ma la sua forzante è nettamente minore di quella dei gas di serra.
Faccio un esempio: mettiamo una torta in forno: da cosa dipende il tempo di cottura?
naturalmente dalla potenza, o meglio energia, del forno stesso ma anche dal vetro, dall'isolamento, dal tipo di impasto nonchè dallo stampo stesso.
e dagli ingredienti della torta.
un po' così è anche in atmosfera.
a una conferenza feci proprio un esperimento con una torta a cui avevo variato un ingrediente minore per quantità ma fondamentale per qualità: il lievito.
lo raddoppiai: risultato, la torta si gonfiò a dismisura ma poi impose
stesso discorso ma ovviamente più complicato in atmosfera. Non vi sarà però nessuna reazione verso la glaciazione dell'america, questi sono scenari che piacciono al cinema e alla TV ma assai poco realistici.
E quando volete che facciamo l'esperimento torta... a disposizionejavascript:emoticon(':wink:')

Inviato:
13 gen 2009, 18:07
di Denny18
Io direi che la cosa essenziale da dire in questo momento per sdrammatizzare e semplificare un po' il topic è:
PER ME NEVICA....

Inviato:
13 gen 2009, 18:12
di rockytaft88
lombroso ha scritto:sono 20 anni che mi occupo del cambiamento climatico, prima ero molto prudente poi devo dire che purtroppo l'ho visto "crescere" come da scenari.
a proposito del sole c'è un intero capitolo nei volumi IPCC e una ricca bibliografia, nessuno lo ignora ma la sua forzante è nettamente minore di quella dei gas di serra.
Faccio un esempio: mettiamo una torta in forno: da cosa dipende il tempo di cottura?
naturalmente dalla potenza, o meglio energia, del forno stesso ma anche dal vetro, dall'isolamento, dal tipo di impasto nonchè dallo stampo stesso.
e dagli ingredienti della torta.
un po' così è anche in atmosfera.
a una conferenza feci proprio un esperimento con una torta a cui avevo variato un ingrediente minore per quantità ma fondamentale per qualità: il lievito.
lo raddoppiai: risultato, la torta si gonfiò a dismisura ma poi impose
stesso discorso ma ovviamente più complicato in atmosfera. Non vi sarà però nessuna reazione verso la glaciazione dell'america, questi sono scenari che piacciono al cinema e alla TV ma assai poco realistici.
E quando volete che facciamo l'esperimento torta... a disposizionejavascript:emoticon(':wink:')
grazie mille luca per la risposta...è chiaro che l'america non andra verso la glaciazione, però come sono costruite quelle carte o meglio da che dati partono? e attendibilità?