Fa "più caldo" oggi rispetto a 30 o 100 anni fa ?
Indubbiamente sì, perchè parliamo di epoche per le quali si dispone di misurazioni e rilievi affidabili che non lasciano adito a dubbi.
La mia domanda, invece, è rivolta a considerare le cause del famoso "riscaldamento globale", con particolare riguardo al fattore antropico, ossia all'efficienza causale delle attività umane (segnatamente con lo sviluppo di una società industriale ) nel produrre un tale effetto.
Leggo da più parti che tale fattore avrebbe assunto un peso determinante (e che quindi può a buon titolo essere giudicato LA causa del "riscaldamento).
Da non "scienziato", ne prendo atto, ma al tempo stesso mi domando ( e domando ) se non si possa anche considerare l'ipotesi di un "riscaldamento" (anche) determinato da una "naturale" mutazione del clima: disponiamo di cronache sostanzialmente affidabili, secondo le quali - già altre volte in epoca storica - si sono rilevati periodi (anzi secoli ) "caldi".
Pare appurato, ad esempio, che non troppi secoli addietro vi fossero coltivazioni di uva nelle isole britanniche e di ulivo anche nella pianura padana. Risparmio speculazioni in merito agli insediamenti vichinghi in Groenlandia (= "terra verde" ).
Tutto questo - e spero si comprenda - non per aprire un fronte polemico contro la linea scientifica "ufficiale", nè per difendere sic et simpliciter il nostro modello di sviluppo.
Anche perchè se fa (e farà) sempre più caldo, il problema resta ... qualunque ne sia la causa.
Attendo illuminanti pareri.
Candidior