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Messaggiodi Vale46 » 13 apr 2008, 21:51

La prima volta di Lorenzo il "magnifico"
Lo spagnolo conquista una gara difficile



Il meteo ballerino concede una tregua alla gara della MotoGP all'Estoril. C'è il sole e, anche se scende qualche goccilina, l'asfalto del circuito portoghese resta asciutto, in condizioni simili a quelle delle qualfiche.

Così è Jorge Lorenzo che conquista la prima vittoria in carriera, seguito da Dani Pedrosa e Valentino Rossi. Lo spagnolo della Yamaha è stratega di se stesso e amministra una gara difficile, davanti a due mastini piuttosto esperti della categoria. Adesso Lorenzo e Pedrosa hanno gli stessi punti, 61, nella classifica mondiale.

In partenza è Valentino che si porta in testa, restandoci per una buona metà di gara. Dietro è subito bagarre tra Lorenzo e Pedrosa. I due si studiano e si scambiano le posizioni a suon di staccate da brivido.

Incollato ai primi un fantastico Andrea Dovizioso che resiste nel gruppo di testa finchè non finisce nelle vie di fuga. Peccato per l'italiano che ha però dimostrato di essere ben più di un semplice debuttante.

Buona anche la prestazione della Kawasaki di Hopkins, quinto all'arrivo, che nei primi giri raggiunge il gruppo di testa, ma poi deve arrendersi al probabile degrado delle sue Bridgestone. Nell'ultimo terzo di gara anche Rossi deve "mollare" con le gomme in crisi, che non gli consentono di restare con i primi due spagnoli, dotati delle coperture francesi Michelin.

Ottima la prestazione della Yamaha che piazza tre moto nelle prime cinque posizioni, mentre giornata nera per la Ducati, con Stoner costretto a lottare nelle retrovie, ma che salva il difficile weekend conquistando un buon sesto posto.

Da segnalare anche le cadute di Hayden e De Puniet.


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Messaggiodi Vale46 » 13 apr 2008, 21:53

Lorenzo, prima il sogno poi i ferri
Lo spagnolo: "Vittoria magica". Ma il dolore al braccio lo costringe all'operazione



La prima volta di Jorge Lorenzo ha 21 anni scarsi, nel senso che li compirà il prossimo 4 maggio. Un viso da ragazzino un po' sfrontato, e un sorriso grande così che non riesce a nascondere l'emozione, forte, di mettere in fila tutti i migliori. E non importa se in tre gare di MotoGp lo spagnolo ha già scalato tutti i gradini del podio (terzo a Jerez e secondo in Qatar).

Per superare l'asticella della classe regina servivano il miracolo dell'Estoril e i sorpassi a Pedrosa e Rossi. Il rivale e il compagno (scomodo, nonostante le pacche sulle spalle), quelli che si affannano per stargli dietro nelle qualifiche, dove Lorenzo è "imbattuto" (tre pole in tre gare) e che, anche in gara, adesso, inseguono. A fatica.

E pensare che da tempo il dolore non gli dà tregua e lo costringerà all'operazione, prevista per domani (salterà quindi i test all'Estoril, ndr). Non prima, però, di aver festeggiato a dovere. Perché, dice il baby spagnolo, "sono sulle nuvole. Questo è un momento magico che non si può descrivere". E ancora: "Non è stato facile: per scappare ho avuto da fare. Ho tenuto duro e sono riuscito a passare Rossi quando ha smesso di piovere. Per il Mondiale comunque è dura: ci sono Vale e Pedrosa che sono rivali pericolosi".

Ci mancherebbe che vincesse pure facile. Già così, Valentino, stringe i denti per i complimenti e butta giù il boccone amaro a fatica. Lorenzo minimizza, dice che non è vero niente, che "siamo signori e ci diamo la mano". Giusto, roba da compagni di squadra. Poi Vale dice che non sa "se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto" e capisci che il Dottore, dietro, ci sta mica volentieri. Lotterà ancora, per risalire. Lui con il suo casco giallo, Lorenzo con quello rosso: "Porta bene, correrò sempre con questo". Giallo e rosso, serve farsi un appunto: quando saranno uno dietro all'altro la differenza potrebbe essere solo quella.



Fonte: www.sportmediaset.it
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